Dopo il successo dello scorso anno, tornano a Lugano Festival, per proseguire l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven, la Mahler Chamber Orchestra ed il maestro norvegese Leif Ove Andsnes, nella duplice veste di direttore e solista.
Il programma della serata di venerdì 17 maggio prevede inoltre l’esecuzione del Concerto in re per archi di Igor Stravinskij.
Una delle caratteristiche di Lugano Festival è quella di intrecciare dei fili tematici tra un’edizione e l’altra, creando un gioco di rimandi, di sviluppi, di approfondimenti, che va a tutto vantaggio dei molti fedelissimi che, negli anni, hanno fatto della kermesse musicale ticinese un appuntamento irrinunciabile.
E’ il caso del concerto del 17 maggio, seconda tappa di un trittico iniziato lo scorso anno e dedicato all’esecuzione integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven – ciclo che si concluderà nell’edizione 2014.
Protagonista, in qualità di solista ma anche di direttore dalla tastiera – una scelta quanto mai adatta a questo tipo di repertorio, visto che all’epoca dell’autore non si usava sdoppiare i due ruoli -, è uno dei musicisti norvegesi più entusiasmanti del panorama internazionale, Leif Ove Andsnes. Lodato dalla critica internazionale per la sua capacità di coniugare l’eleganza con la potenza, le sottigliezze introspettive con una comunicatività irresistibile, Andsnes proporrà il Concerto n. 2, in realtà il primo dei cinque scritti da Beethoven, perfettamente inserito nel solco della tradizione viennese coeva, ed il Concerto n. 4, in cui invece si aprono nuovi orizzonti, fin dall’inizio, in cui il pianoforte – cosa mai udita fino ad allora – entra prima dell’orchestra.
Ad affiancare il solista venuto dal Nord nella sua avventura beethoveniana, saranno i professori della Mahler Chamber Orchestra, provenienti da diciotto diverse nazioni ed uniti fin dal 1997, quando Abbado volle dare vita ad un progetto che permettesse ad alcuni ex membri della Gustav Mahler Jugendorchester di continuare a suonare insieme, senza preclusioni di tipo anagrafico.
La Mahler Chamber Orchestra è conosciuta per la finezza e la duttilità delle sue esecuzioni, per cui appare come l’interprete ideale non solo dei concerti di Beethoven, ma anche di una nota pagina di Stravinskij, scelta per aprire la serata, il Concerto in re per archi, scritto dal compositore russo per l’amico e mecenate di Basilea Paul Sacher, all’indomani della seconda guerra mondiale.
Appuntamento alle 20.30 al Palazzo dei Congressi di Lugano
www.luganofestival.ch